Open Edition Gallery: il riscatto dell’immagine stampata

Molti di voi ricorderanno l’exploit dello scorso aprile di 100 fotografi per Bergamo, la raccolta fondi promossa da Perimetro in collaborazione con l’ONG LIVEINSLUMS. Il mondo della fotografia si mobilitò per finanziare l’acquisto di attrezzature mediche a favore del reparto di rianimazione e terapia intensiva dell’Ospedale Papa Giovanni XXII di Bergamo, la città più colpita dalla prima ondata dell’epidemia.

Ognuno dei cento autori donò una propria immagine come contributo alla causa di beneficenza, raccogliendo oltre 700mila euro in una quindicina di giorni. Il clamoroso e confortante successo del progetto ha dato un impulso importante alle istanze della fotografia, spingendo gli organizzatori della call a non considerare l’esperienza conclusa.

Nasce così Open Edition Gallery, la più grande piattaforma on line per la vendita di stampe fotografiche, in edizione aperta, che propone esclusivamente immagini di autori italiani.

La motivazione principale di questa scelta viene riassunta bene nella pagina iniziale del sito dove si legge che “la fotografia ha sempre svolto un ruolo sociale e informativo. Negli anni dell’immagine digitale il suo ruolo non è diminuito, tuttavia il flusso continuo di immagini ha trasmesso gran parte del suo divertimento all’intrattenimento. Relegato a pochi, il piacere della materialità dell’immagine stampata ha privato molti del valore meditativo e simbolico della singola immagine, l’oggetto fotografico“.

© ALESSANDRO OLIVA – BROTHERS

La galleria ad oggi conta ben 181 autori, fra i quali ricordiamo i noti Paolo Verzone, Efrem Raimondi e Maurizio Galimberti oltre alle nuove leve di talento quali Mattia Zoppellaro, Francesco Faraci e Andrea Tonellotto, soltanto per citarne alcuni. Per rendere inoltre la piattaforma viva e coinvolgere il pubblico ogni mese un curatore diverso viene invitato a suggerire trenta fotografie tra le immagini presenti sulla piattaforma.

Sebastiano Leddi, fondatore di OEG e Perimetro, precisa che “non puntiamo alla comunicazione esplosiva di un’attività da sviluppare nel giro di dieci giorni. OEG è un progetto pensato nel lungo (spero lunghissimo) termine, la piattaforma non è solo un “marketplace” ma soprattutto uno spazio in cui promuovere e raccontare autori italiani con la finalità di trasformarsi in un grande archivio sulla fotografia contemporanea”. 

© PINO MUSI – Tortolì_Dialogo-Scultura-di-Staccioli_2020

Le stampe vengono proposte a prezzi abbordabili per garantire un accesso democratico ad oggetti di qualità artistica, e ricoprono molteplici generi che caratterizzano la grande ricchezza della fotografia italiana.
Le fotografie, mantenendo le proporzioni originali, vengono stampate su un foglio di carta quadrato bianco, uguale per ogni autore, così come medesimo è il prezzo, sia per autori emergenti sia per quelli più conosciuti.

Una scelta che potremmo definire “politica” e che Leddi dichiara non andare in contrasto con le tradizionali gallerie perché “personalmente considero OEG qualcosa di molto diverso. In primis perché di fatto vendiamo stampe e non opere d’arte o pezzi unici ad edizione limitata. Questo fa sì che le nostre stampe, seppur prodotte ad alta qualità, non siano rivolte  necessariamente al collezionista d’arte, ma piuttosto a chiunque possa desiderare acquistare una bella fotografia stampata“.

© SIMONE DONATI – Caulonia (RC), September 2016

Open Edition Gallery si propone perciò di alimentare, promuovere e divulgare il lavoro di fotografi ed autori italiani restando fedele alla sua missione iniziale. Difatti Il 10% del ricavato sarà destinato a un progetto di beneficenza amministrato dalla Onlus Liveinslums, che realizza piani di cooperazione umanitaria e sociale in Italia e nei Paesi in via di sviluppo.

La raccolta fondi durerà fino a marzo 2021: dopo questa data Perimetro pubblicherà un bando della durata di 90 giorni per accogliere un nuovo progetto di matrice sociale e riserverà un budget massimo di 30.000 euro a ciascuno dei progetti selezionati.

© IVAN RUBERTO -Wormhoudt

Nuovamente Leddi sottolinea che “Con.Fine è un bando realizzato insieme alla Onlus Live in Slums, già partner su 100 Fotografi Per Bergamo, che ha la finalità di finanziare progetti culturali contro il razzismo. Una parte del ricavato dalla vendita delle stampe andrà infatti a sostenere interamente il bando con lo scopo di attivare un circolo virtuoso“.

Mirko Bonfanti